Comitato Italiano per il Controllo
delle Affermazioni sul Paranormale

Il CICAP promuove un'indagine scientifica
e critica nei confronti del paranormale
Per informazioni: www.cicap.org

Appuntamento col divino

Pubblicato su Scienza & Paranormale n. 34 anno VIII - Nov/Dic 2000
(sono disponibili immagini aggiuntive)


Cosa ha spinto cinquecento persone a radunarsi su un piccolo colle vicino al Lago di Garda e rimanere in silenzio, scrutando il sole in alto nel cielo? Per quale motivo la strada che porta a quel luogo è controllata da Vigili Urbani e Carabinieri, che regolano il traffico fra decine e decine di automobili, due pullman e una quindicina di camper? La piccola fiumana di persone che sale la collina è giunta fin lì seguendo la promessa di un evento soprannaturale. Alle 17.30 precise, annuncia un volantino, in quel luogo apparirà la Madonna. E non sarà la prima volta: è stata Lei stessa, nella precedente apparizione, ad annunciare data ed ora della sua prossima visita. Forse anche questa volta, come la precedente, sarà accompagnata da Angeli e colombe. Per provare ai fedeli la sua venuta si vedranno strani segni nel cielo, forse i più fortunati riusciranno persino a rubarne un'immagine fotografica. Ed anche se non potranno udirlo direttamente, per tutti ci sarà un messaggio di fede e di speranza. Lo riceveranno per bocca di Salvatore Caputa, il veggente che con legno e pietra ha costruito il proprio santuario personale sulla cima della piccola collina di Monte Casale.

Attorno a quella capanna, completamente tappezzata con immagini di devoti alla Vergine, davanti a statue sacre raccolte come in presepio, sostano in silenzio - nel calore estivo di settembre - le centinaia di persone fin lì convenute. Sono uomini e donne, giovani ed anziani, famiglie e mamme con bambini piccoli, qualche figura elegante e molti vacanzieri in abiti disinvolti. Molti sono frequentatori abituali, si capisce dal tono dei discorsi che si ascoltano passando discretamente da un gruppo all'altro. Sanno che la Madonna può compiere miracoli, e talvolta vedono il sole che ruota su se stesso, pulsa ed emette "raggi" diversi dal solito. I più attrezzati hanno vetrini da saldatore, probabili residui dell'ultima eclisse; moltissimi sono armati di macchina fotografica, per lo più puntata direttamente verso il sole. Alcuni affermano: "Guarda, si muove!" "Si, è strano, di solito non si vede in quel modo!". Ed incitano gli altri: "Non abbiate paura del sole, guardate i suoi raggi". A fianco del veggente si scorgono una suora vestita di bianco, unica presenza del clero "regolare", e un gruppo di ragazzi con chitarre, pronti al canto.

C'è un'insolita presenza di persone anziane dotate di macchina fotografica Polaroid. Di tanto in tanto qualcuno la punta verso il sole, e con un rapido 'click' cerca di catturare una traccia del Divino, il miracolo in formato 10 x 10. Sulle immagini, quasi totalmente bianche con deboli striature azzurrine, qualche traccia in effetti compare; a volte vi si vede anche il sole con i soliti bei raggi disposti a stella. Ma sono solo riflessi dell'obiettivo, o scherzi chimici di un materiale sensibile portato oltre i suoi limiti. Nulla di davvero significativo per un osservatore neutrale. Per i presenti, invece, ogni immagine può nascondere un volto, anche se non c'è accordo sul fatto che si tratti di quello della Madonna o di Gesù. Sembra piuttosto che la ricerca di un significato a tutti i costi sia un bisogno irresistibile per chi sfoglia le immagini quasi con eccitazione, passandole di mano in mano come fanno i bambini con le figurine dei Pokemon. La foto più curiosa è in possesso di una signora e ritrae una strana figura verticale di colore bianco in campo azzurrino, che ricorda vagamente un cristallo. La proprietaria esclama cono tono ispirato: "Guardate, è la Porta del Paradiso!". I vicini sono tutti d'accordo, come fosse la cosa più normale di questo mondo; nessuno avanza il minimo dubbio. Si sentono altri commenti: "Questa non è una di quelle cose ottiche, lo dice anche mio marito; si vede che è troppo strana!". "Si, si, lo vedo; è l'abito della Madonna!".

Nei paraggi non c'è nessun bar o ristorante (almeno per ora), e nessuno vende pellicole Polaroid. L'unico aspetto commerciale è costituito da un tavolo, allestito fuori dal recinto che delimita il santuario, dove si vendono libri e riviste. Vi sono esposti circa ottanta titoli diversi, tutti in tema di miracoli, apparizioni, prodigi e guarigioni. La maggior parte delle pubblicazioni sono edite dalle Edizioni Segno di Udine, "da 10 anni leader nel settore", il cui catalogo conta centinaia di titoli che comprendono anche CD ed audiocassette, Rosari di Padre Pio e statuine di angioletti.

Pochi minuti dopo l'ora convenuta, il veggente prende il microfono e in un italiano incerto legge a tutti il messaggio appena giunto. Questo implica naturalmente che la Madonna si sia manifestata fra i presenti, ma nessuno dei convenuti sembra stupirsene: doveva arrivare alle 17, e così è stato. Il testo invita a pregare per il mondo intero e per il Papa, informa che il cuore immacolato della Vergine è con noi, incita a non cedete alle tentazioni del Male e ricorda che solo Dio può compiere i miracoli. Viene anche comunicato che la Madonna indossava una veste bianca e ai suoi piedi c'erano due colombe bianche. Inoltre era accompagnata da sette angeli (ma la volta precedente erano venticinque). Il prossimo appuntamento è già fissato: sarà il 5 novembre 2000, sempre alle 17, massima puntualità.

Salvatore Caputa è un ex vigile urbano di origine siciliana. Un testo introduttivo dedicato alla Messaggera delle Grazie - così è chiamata la Madonna di quei luoghi - informa come nel 1986 egli abbia cominciato a riferire le prime apparizioni della Vergine, per poi costruire l'anno successivo il suo santuario sulla collinetta chiamata Monte Casale, a Ponti sul Mincio in provincia di Mantova, completandolo di una Via Crucis ed un impianto di amplificazione per i fedeli. Alla ricerca di altre informazioni sul personaggio, nella locale biblioteca comunale incontro due addetti i quali - dopo qualche iniziale reticenza - raccontano: "Quando aveva i terreni a Monzambano diceva di vedere la Madonna a Monzambano; ora li ha a Ponti sul Mincio e vede la Madonna a Ponti sul Mincio". Incuriosito da questo particolare, non riportato sui testi ufficiali, chiedo cosa pensi di lui la gente del posto. In risposta ottengo un parere sintetico ma piuttosto esplicito: "Chi lo conosce non frequenta le sue cerimonie, gli altri ci vanno in massa e arrivano anche da lontano".


Marco Morocutti



Queste sono alcune fotografie non incluse nell'articolo originale. Cliccare sulle immagini per ingrandirle.


Il luogo è ben segnalato

Molti guardano il Sole in attesa di un segno miracoloso

Una parte delle circa 500 persone presenti al rito

Alcune delle numerosissime immagini di ringraziamento

Figure sacre in un angolo della cappella

L'immagine di un riflesso dell'obiettivo diventa un "miracolo"