Comitato Italiano per il Controllo
delle Affermazioni sul Paranormale

Il CICAP promuove un'indagine scientifica
e critica nei confronti del paranormale
Per informazioni: www.cicap.org

Pronto, parlo con l'Aldilà?

Pubblicato su Scienza & Paranormale anno III n. 3 - Ottobre 1991


Da dove vengono le voci "misteriose" captate alla radio, registrate su nastro o ascoltate al telefono, ed attribuite ad abitanti dell'aldila'? Un tecnico ha piu' di una idea in proposito...

Capita, a volte, che le cronache del paranormale abbandonino gli abituali tavolini che si muovono, i cucchiai che si piegano ed i sogni premonitori per addentrarsi nel più concreto mondo della tecnologia. Le catene medianiche e le noiose carte Zener lasciano allora il posto a strumenti moderni: registratori innanzitutto, ma anche radio di vario tipo e persino telefoni.

Come vengono utilizzati questi strumenti? Semplice: senza più fidarsi nemmeno dei medium (che dovrebbero essere gli intermediari "ufficiali"), alcune persone scelgono una strada più sicura e comunicano con i defunti direttamente via radio!

Ancora una volta, chi vuole credere a tutti i costi non avrà difficoltà a riconoscere in ogni interferenza, in ogni voce a lui non nota, o in qualsiasi altro segnale "strano" un illuminante messaggio, più o meno comprensibile, ma di sicura origine ultraterrena. Come si potrebbe altrimenti registrare un nastro senza usare un microfono? E per quale incredibile fenomeno una radio senza antenna, e per di più schermata, riuscirebbe a farci udire delle voci? E che dire poi dei giradischi che suonano senza dischi?

Sarebbero senz'altro domande imbarazzanti, se non fosse possibile replicare nulla. Certo, si tratta di argomenti un poco tecnici, ma con un piccolo sforzo di lettura serviranno a chiarire qualche idea a chi indaga sul paranormale. Ancora una volta, non saranno sicuramente questi discorsi razionali a convincere chi crede; noi però potremo farci delle idee un po' più precise, ed inquadrare meglio i casi che ci capiterà di esaminare.

Per cominciare devo dare qualche breve informazione sulla natura e sul comportamento delle onde elettromagnetiche, che sono il mezzo al quale vengono affidate tutte le trasmissioni radio e TV. (Le spiegazioni che seguono sono volutamente semplificate).

Ogni volta che in un conduttore di elettricità viene fatta circolare una corrente oscillante, cioè che fluisce ora in un senso e ora nell'altro, da quel conduttore si originano onde di tipo elettromagnetico. Queste onde si propagano facilmente nel vuoto o nell'aria, e con qualche difficoltà anche attraverso materiali di altra natura. Se un'onda elettromagnetica investe un secondo conduttore di elettricità, in quest'ultimo verrà indotta a circolare una corrente elettrica, che avrà caratteristiche analoghe a quella che ha originato l'onda. È questo semplice principio fisico che ci consente di trasmettere a grande distanza voci ed immagini: le onde radio non sono altro che onde elettromagnetiche.

Attenzione, però. Quello che ho descritto è un fenomeno naturale, che accade anche al di fuori delle situazioni nelle quali lo sfruttiamo abitualmente. Ciò significa che, ad esempio, anche nella ringhiera del balcone di casa vostra circola una debole corrente, indotta dalle trasmissioni radio che raggiungono la zona. Per una ringhiera di un balcone ciò non ha alcuna importanza, ma verdemo che in altri casi il fatto non va trascurato.

Chiarito questo, passiamo in rassegna alcuni casi pratici. Un registratore a nastro magnetico, un comune registratore, riesce a "congelare" voci e suoni magnetizzando in maniera opportuna un apposito nastro, che a tale scopo è rivestito di un sottile strato di materiale magnetico. Per fare ciò il registratore deve trasformare un debole segnale, proveniente ad esempio da un microfono, in una corrente elettrica parecchie volte più forte, che serirà poi a magnetizzare il nastro. Perciò in tutti i registratori vi è un circuito amplificatore. Ma un circuito di questo tipo amplifica anche ciò che non dovrebbe, ed in particolar modo è talvolta in grado di amplificare la debole corrente indotta al suo interno da una normale trasmissione radio. Basta che l'emittente sia sufficientemente potente, e che il registratore sia particolarmente sensibile a questo tipo di interferenza. È una condizione che si verifica soprattutto nei modelli vecchi o economici. Se poi non il microfono non c'è, oppure se è collegato ma è spento, accade che sorprendentemente le cose possano andare ancora meglio: verranno registrate solo le interferenze, captate direttamente dai circuiti di amplificazione, e sarà poi più facile ascoltarle!

Adoperando invece il microfono è cosa piuttosto frequente registrare più suoni di quanti ne riconosciamo al momento della registrazione. Non dimentichiamo che un microfono è imparziale, e riproduce tutti i suoni che lo investono. Basta registrare qualsiasi tipo di suono "strano", volontariamente oppure no, per far entrare in azione, al momento del riascolto, un meccanismo naturale che ci porta a tentare di decifrare qualsiasi evento sonoro non chiaro, purchè venga ascoltato e riascoltato un numero sufficiente di volte. Cioè: volendo trovare un significato a tutti i costi si finisce per trovarlo in tutto, come insegnano le famose macchie di inchiostro usate dagli psicologi per alcuni loro test.

In ogni caso, i nastri ottenuti con la psicofonia sono sempre registrati con un registratore. Non è un'osservazione banale: se qualcuno fosse in grado di ottenere una registrazione su di un nastro vergine, senza introdurlo mai in un registratore, allora i problemi sarebbero davvero seri... anche se prima di mettermi le mani nei capelli vorrei esaminare a fondo il registratore usato per ascoltare il nastro.

Parlando invece di giradischi, o di impianti HI-FI, va osservato che anch'essi contengono circuiti di amplificazione, i quali negli apparecchi comuni sono tutt'altro che ben schermati (perchè la qualità costa). Quindi ciò che ho detto in precedenza vale anche per questo tipo di apparecchi. Anche a me è capitato di aiutare un amico per tentare di eliminare disturbi radio captati dal suo impianto stereo: in quella occasione non ci sono riuscito, a dimostrazione che il fenomeno è piuttosto insidioso e tutt'altro che raro.

Ed ora veniamo alle radio. Beh, in questo caso non è nemmeno necessario scomodare le interferenze indesiderate: una radio è fatta proprio per captare e amplificare segnali radio! Le trasmissioni radiofoniche e televisive sono presenti pressochè dovunque, e sono tali e tante che c'è solo l'imbarazzo della scelta. Ricordo poi che nessun ricevitore è completamente immune ad un segnale estraneo, se è sufficientemente intenso, e che una radio funziona anche senza antenna: diventa solo meno sensibile, ma funziona ancora. Pensate che in alcuni casi - che qui non approfondiremo - l'antenna non è necessaria neppure per l'uso normale. Riguardo poi alle eventuali schermature, costruite magari appositamente per eliminare le normali trasmissioni, e mantenere solo quelle paranormali, vanno ricordate alcune cose. Prima di tutto, nessuna schermatura funziona in maniera totale. Poi, costruire efficienti schermature è un compito specialistico (e non affatto facile), e inoltre non va dimenticato che qualsiasi schermatura funziona solo nella gamma di frequenze per la quale è stata concepita.

Infine, visto che alla base di tutti questi ragionamenti ci sono le trasmissioni radio, è utile avere un'idea della quantità e della diversità di ciò che viene abitualmente trasmesso. Ricordo che, come abbiamo visto, tutte le tasmissioni possono essere captate, oltre che da radio e televisori, anche da altri apparecchi (sotto forma di interferenze non volute).

Fra le fonti di disturbo più comuni vi sono i radioamatori ed i CB, una categoria piuttosto diffusa che spesso fa uso di apparati di discreta potenza, e magari proprio nella casa accanto. A questi aggiungiamo i telefoni portatili, i quali nonostante la recente tassa sono sempre più diffusi.

Da circa quindici anni vi sono le radio private, che avendo il problema di farsi ascoltare meglio dei loro concorrenti fanno uso di potenze sempre più alte, e di ripetitori installati in ogni dove (anche in città). Vale lo stesso discorso per le stazioni televisive.

Pensiamo poi alle emittenti internazionali: i principali stati ne posseggono più di una, ed operano abitualmente nella gamma delle onde medie e corte. Dato che spesso diffondono le idee e la cultura di un dato paese, hanno lo scopo di farsi sentire il meglio possibile ed alla maggior distanza possibile. Potete facilmente immaginare quale enorme massa di discorsi, nelle lingue più diverse e sconosciute, sia possibile ricevere in queste gamme. Per di più la ricezione è facilitata di notte, quando probabilmente si svolge la maggior parte degli esperimenti di psicofonia.

I radioamatori, e parecchi altri servizi, fanno uso del codice morse o di trasmissioni via telescrivente. In questi casi quello che si ascolta è un suono modulato in vario modo, che nel caso delle telescriventi potrebbe assomigliare (molto lontanamente) ad un soave cinguettio di uccellini...

Se poi i radioamatori trasmettono in una certa modalità, chiamata SSB, allora la cosa assume un discreto interesse, perchè con tale sistema le voci vengono storpiate fino ad essere indecifrabili, anche se si può ancora riconoscere che si tratta di una voce umana. Non dovrebbe essere proprio così una voce da un altro mondo?

Vi sono poi i cosiddetti servizi: comunicazioni brevi e spesso non ripetitive, usate (come dice il termine) a scopo di servizio da enti ed organizzazioni di vario tipo. Fra i principali vanno elencati: la polizia ed i carabinieri, i vigili del fuoco, i vigili urbani, le aziende che distribuiscono l'acqua ed il gas, l'ENEL, i radiotaxi, i corrieri urbani tipo "pony express", alcuni cantieri edili ed alcune grosse ditte che hanno in concessione una data frequenza per finalità lavorative.

Via radio si trasmettono anche mappe meteorologiche e telefoto: il relativo segnale, quando ascoltato, ricorda quello di un qualcosa che ruota emettendo una specie di cigolio regolare. I segnali delle stazioni di tempo campione, invece, sono suoni intermittenti (spesso al ritmo di uno al secondo).

I tedeschi trasmettono comunicati alle loro ambasciate sparse nel mondo leggendo in continuazione per radio un interminabile elenco di numeri, naturalmente in tedesco. Altri invece fanno uso di trasmissioni codificate, come i militari, ed allora il suono ascoltato può essere il più vario.

Non va dimenticato infine come vi sia una grande varietà di situazioni nelle quali vengono emesse onde elettromagnetiche come effetto indesiderato, che vengono quindi definite disturbi. Gli apparecchi riceventi, ed i vari amplificatori dei quali si è parlato, non sanno però distinguere una emissione elettromagnetica volontaria da un disturbo, aumentando così la quantità di suoni "strani" che è possibile ascoltare. Tra le comuni fonti di disturbo ricordo le automobili, i bruciatori delle caldaie, molti elettrodomestici, alcune lampade fluorescenti, i computer, alcune linee elettriche, i temporali, gli stessi televisori ed in qualche caso persino le radio.

Completiamo la carrellata parlando brevemente di telefoni. Una interferenza fra due o più circuiti telefonici è una cosa piuttosto diffusa, come ognuno avrà avuto modo di sperimentare, tanto che esiste persino un termine per indicarla: si chiama diafonia. Se ai malfunzionamenti delle centrali telefoniche aggiungiamo gli errori e gli scherzi deliberati, considerando quanto sia usato normalmente il telefono non c'è da stupirsi se talvolta si ascolta qualcosa che non avrebbe dovuto esserci.

Questi esempi dovrebbero bastare. Come potete vedere, penso che prima di scomodare l'aldilà ci sia molto da imparare riguardo all'aldiquà.


Marco Morocutti